mercoledì 25 febbraio 2009

TRISTEZZA


La tristezza ti prende quando meno te l'aspetti...spesso senza un motivo apparente o particolarmente importante...

Ti avvolge come un pitone farebbe con le sue spire...ti si appiccica addosso come un guanto e per levartela devi faticare...devi cercare di staccarla ...provi ...riprovi...magari chiedendo aiuto,ma niente..nessuno riesce a sentire il tuo grido ....o forse non urli abbastanza forte

Ti soffocherà prima o poi ...e sarà lei a vincere che tu lo voglia o no..

Ci sono certi giorni in cui allunghi lo sguardo con immenso timore verso la tua anima e ti rendi conto ,che è proprio la tua anima ad essere terribilmente grigia: cosa puoi fare? Come puoi combattere una simile malinconia, una simile angoscia? Non vorresti, ma ti rendi conto velocemente che non puoi farci proprio niente.

Puoi solo attendere in silenzio il sorgere del sole e allora rassegnati, fai partire il cd più triste che hai e ,piangendo, lasciati torturare fino ad essere sazia della tua anima

domenica 15 febbraio 2009

Lentamente..


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia marca,il colore dei vestiti e chi non parla con nessuno.

Lentamente muore chi evita la passione,chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i",invece di un insieme di emozioni,quelle che fanno brillare gli occhi,che fanno di uno sbadiglio un sorriso,che fanno battere forte il cuore.

Lentamente muore chi è infelice sul lavoro,chi non rischia per inseguire un sogno.chi non si permette almeno una volta,di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica,chi distrugge l'amor proprio,chi non si lascia aiutare e chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo e chi non fa domande su argomenti sconosciuti.

Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che ESSERE VIVO richiede uno sforzo di gran lunga superiore al semplice fatto di respirare e soltanto la pazienza ,porterà al raggiungimento della felicità.

(Pablo Neruda)

mercoledì 11 febbraio 2009

VERGOGNA


Finalmente è in pace...finalmente Eluana se n'è andata da questo paese tanto bello, quanto ridotto ormai di merda, che l'ha violentata fino alla fine,solo per audience,solo per gli sporchi traffici di chi ci governa e di chi fa il cosidetto "giornalismo"

Vergognatevi tutti,ma si devono vergognare quegli sciacalli che si sono parcheggiati x giorni sotto la clinica cercando di intervistare anche il lavascale pur di ricavare una lacrima ,per fare il servizio più commovente ...si devono vergognare al governo per i commenti rivolti al padre .."pensi che sua figlia potrebbe ancora partorire"....per gli idioti che sostengono che non si deve lasciare morire nessuno di fame e di sete(come se a Eluana avessero tolto pane e salame..) quando ogni giorno muore gente vicino a noi per fame e per sete senza che nessuno se ne accorga..

Vergognatevi tutti,perchè nessuno ha pensato al dolore dei suoi familiari ,che sono morti 17 anni fa con Eluana,che hanno azzerato le loro vite,che avrebbero tutto il diritto di decidere ,in punta di piedi,della sorte della figlia,senza tutto questo clamore,senza falsi perbenismi, senza falsità.

Non riusciamo ormai più a vivere come vorremmo ed ora non ci vogliono lasciare nemmeno la libertà di morire come desideriamo...nemmeno l'ultima sigaretta del condannato a morte...nemmeno quella...

Oddio, stiamo veramente raschiando il fondo del barile...qualcuno ci aiuti...qualcuno ci liberi...qualcuno stacchi la spina a chi non conosce la vergogna!

venerdì 6 febbraio 2009

QUANDO...


Quando non riesco a portare a termine un progetto...o mi accorgo di non riuscire a pensare a tutto...o capisco di avere fallito riguardo a una certa cosa...o sento di perdere il controllo facilmente ...allora mi prende lo sconforto e mi sento come uno straccio sotto la pioggia.

Credo che stiano veramente passando gli anni e si stia frantumando qualcosa dentro di me...sta crescendo la mia fragilità...,come quella di un bicchiere.

Sono tutti pietosi quando ti dicono che non è vero,che vali tanto,che puoi fare ancora molto,ma la realtà ti colpisce come un pugno e fa anche parecchio male.