lunedì 26 gennaio 2009

LA GRANDE DOMANDA...


Se eri un bambino negli anni 50, 60 e 70,come hai fatto a sopravvivere ?

1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza nè airbag...

2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.

3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo e nessuno aveva asma o allergie.

4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
6.- Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell'acqua minerale...

7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa ,si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni,ma al massimo ci scontravamo con cespugli, non con auto!
8.- Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari... cosicchè nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.

9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi e prendevamo anche delle botte rientrati a casa...
11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perchè stavamo sempre in giro a giocare...
12.- Condividevamo una bibita in quattro... bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 99 canali , videoregistratori , dolby surround , cellulari personali , computer , chatroom su Internet ... Avevamo invece tanti AMICI.

14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era là e uscivamo a giocare.

15.- Si! Là fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma .

16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia o di problemi di attenzione nè di iperattività ; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l'anno.

17.-Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità... e imparavamo a gestirli.La grande domanda allora è questa:

COME ABBIAMO FATTO????

giovedì 15 gennaio 2009

SE N'E' ANDATO...


Sabato 10 gennaio se n'è andato lo zio Gigino(come lo chiamavano tutti),all'età di novant'anni,ultimo superstite del Regio Sommergibile Scirè,affondato dall'allora nemica Marina Britannica nelle acque davanti ad Haifa nell'agosto del 1942.

Se qualcuno entra nel mio blog,ricorderà che a Luglio in occasione del suo novantesimo compleanno,gli avevo dedicato un post...questo sarà l'ultimo per lui..ora finalmente sarà con i suoi compagni morti ,poco più che ragazzi,sullo Scirè ancora sul fondo del mare.

Se n'è andato in silenzio,senza disturbare nessuno,con i suoi cari vicino,decidendo di farsi seppellire vicino alla sua Cava...la sua grande opera realizzata in anni di sacrifici che ha dato e darà solidità a tutta la sua famiglia.

Se n'è andato portando con sè un pezzo di storia che nessuno conoscerà mai.

Se n'è andato,ma ha trovato ugualmente un posto in un angolo del mio cuore ormai strapieno di ricordi di chi non c'è più..

Grazie zio per tutto il bello che mi hai lasciato dentro al cuore...

giovedì 1 gennaio 2009

PREGHIERINA DI INIZIO ANNO....

Signore,
Ti ringrazio per avermi fatto provare le difficoltà,perchè ho imparato l'arte di sopravvivere,
Ti ringrazio di avermi fatto incontrare l'arroganza,perche ho capito il valore dell'umiltà,
Ti ringrazio di avermi concesso la sofferenza, perchè ho diviso il pane della solidarietà.

Ora vorrei rivolgerti una preghiera

Non sarebbe possibile una botta di culo?